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La percezione dello spazio peripersonale onirico

12 Febbraio 2024| L’Onironauta

Da esploratrice appassionata del vasto e misterioso mondo dei sogni, sono sempre stata catturata dai suoi paesaggi intricati, dove non si tratta semplicemente di sequenze narrative bizzarre, ma di un vero e proprio intreccio tra coscienza, percezione e spazio.

Recentemente, uno studio pionieristico ha illuminato questi angoli nascosti del regno onirico, concentrandosi sul fascinante concetto di spazio peripersonale nei sogni.

Coinvolgendo 530 volontari in un viaggio di scoperta, questa ricerca ci guida in profondità nella comprensione di come percepiamo spazio e distanza in questo dominio etereo, offrendoci una visione straordinaria delle nostre avventure notturne e arricchendo il nostro viaggio nell’infinito universo dei sogni.

IN QUESTA NUOVA AVVENTURA ONIRICA:

Lo spazio intorno a noi anche nei sogni

Lo spazio peripersonale, cioè lo spazio immediato attorno a noi, gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui interagiamo con l’ambiente circostante. Ma come funziona questo concetto quando dormiamo?

Un’indagine condotta da quattro studiosi e pubblicata su ScienceDirect mostra che la maggior parte delle persone (82%) sperimenta i sogni come se fossero protagonisti diretti della scena, vedendo il mondo dei sogni dalla propria prospettiva.

Ciò che emerge è particolarmente affascinante: sia che i sognatori si vedano dal proprio punto di vista o da quello esterno, tendono a percepire i personaggi dei loro sogni molto vicini, fino a una distanza massima di 180 cm.

Questo ci fa capire che, anche nei sogni, il nostro cervello mantiene una certa coerenza nelle relazioni spaziali, prescindendo dalla realtà fisica.

Una nuova prospettiva sullo spazio dei sogni

Ciò che è veramente intrigante è come questi incontri onirici imitino le nostre esperienze di veglia dello spazio, suggerendo che sognare potrebbe essere una simulazione incarnata in cui un modello del sé naviga in un mondo dei sogni.

Questo mette in discussione e amplia la nostra comprensione della coscienza di sé corporea, evidenziando i sogni come un terreno di gioco per esplorare la distinzione tra sé e altri, così come la percezione dello spazio intorno a loro.

Lo studio esplora come il punto di vista visivo e il modo in cui vediamo gli altri personaggi nei sogni possano rendere le esperienze sensoriali più intense.

Chi tende a vedere gli altri da vicino nei sogni, infatti, racconta di avere esperienze più vivide, mostrando che c’è un legame stretto tra come percepiamo lo spazio nei sogni e quanto questi ultimi appaiano realistici e dettagliati.

Colmando stati di veglia e di sogno

La ricerca fa un confronto con la nostra esperienza da svegli, mostrando che i meccanismi del cervello che gestiscono come percepiamo lo spazio sono simili sia quando sogniamo sia quando siamo svegli.

Suggerisce che le regole con cui interpretiamo distanze e angolazioni nei sogni sono le stesse che usiamo nella vita di tutti i giorni.

Questo legame tra i due stati di coscienza evidenzia che la nostra consapevolezza del corpo e la capacità di percepire lo spazio sono basate su principi comuni, indipendentemente dal fatto che stiamo sognando o siamo svegli.

Il futuro della ricerca su sogni

Questo studio rappresenta un’importante introduzione allo studio di come la nostra consapevolezza del corpo, inclusi aspetti come il punto di vista e la nostra posizione nello spazio, si trasferisca nei sogni.

I risultati ottenuti offrono nuove possibilità di ricerca su altri aspetti cruciali della nostra percezione del corpo nei sogni, come la sensazione di appartenenza del corpo e la capacità di controllare le proprie azioni.

La continuità

Questa ricerca apre nuove prospettive su come interpretiamo i sogni, arricchendo la nostra comprensione di come percepiamo lo spazio mentre sogniamo.

Dimostra inoltre che esiste un legame tra come ci percepiamo e come percepiamo lo spazio sia quando siamo svegli sia quando sogniamo.

Mentre proseguiamo nell’esplorazione dei misteriosi mondi dei nostri sogni, questo studio ci guida, mostrandoci come il nostro cervello si orienti nei vasti e illimitati paesaggi del sonno.

FONTI

Science Direct | Visual perspective, distance, and felt presence of others in dreams.