Il sonno è una delle “attività” più importanti della nostra giornata, della nostra vita; senza dormire, non potremmo crescere, evolverci, essere…
Durante il sonno, il nostro cervello impara, elimina, cura l’anima e ristora il corpo e, nel farlo, il cervello produce diverse onde tra cui le onde Alfa (alpha), particolarmente interessanti per gli onironauti. Tuttavia, il compito delle onde alfa è ben più ampio del mero ricordo dei sogni.
In questo post esploreremo la connessione tra le onde alfa, il sonno e sogni; come sfruttarle per stare meglio e raggiungere gradualmente maggiore lucidità nella vita e nei sogni.
Erika Inversi
Ricercatrice, Blogger, Onironauta
Cyberattivista di Greenpeace
Ideatore e Autore di iosogno.com
Le onde alfa sono un tipo di onde cerebrali che si attivano mentre riposiamo, in particolar modo quando gli occhi sono chiusi. Vengono misurate dalla regione occipitale del cervello e hanno un ritmo di 8-13 cicli al secondo (Hz). Il test più comune per misurare le onde alfa (e tutte le altre onde), è l’ elettroencefalogramma (EEG).
L’attività delle onde alfa sono più frequenti nella fase di veglia o mentre si è rilassati ma possono verificarsi anche durante il sonno. La loro presenza durante la veglia ci consente di mantenere chiarezza mentale e uno stato di rilassamento.
Le onde alfa sono generate dal nostro cervello quando siamo in uno stato di allerta ma rilassato e sono tipicamente associate a una sensazione di calma.
A riposo, il cervello produce onde alfa a una frequenza costante di 8-12 Hz. Tuttavia, quando ci impegniamo in qualche attività, la frequenza delle onde alfa inizia a fluttuare.
Per stimolare la produzione di onde alfa mentre si è svegli, si possono praticare tecniche di mindfulness come nuoto consapevole, meditazione, respirazione profonda e yoga terapeutico.
Le onde alfa sono più frequenti nella fase di veglia o mentre si è rilassati ma possono verificarsi anche durante il sonno quando siamo nella fase sonno REM (movimento rapido degli occhi. Questo fenomeno è noto come “attività alfa” o “blocco alfa“.
Durante la fase del sonno, le onde alfa cambiano frequenza e rallentano passando da frequenze di 8-12 Hz a 4-7 Hz.
Quando le onde alfa compaiono durante il sonno, il corpo è in uno stato rilassato e il cervello accede a livelli di coscienza più profondi, aumentando anche la vividezza dei sogni (sogni lucidi).
L’attività delle onde alfa è molto importante per lo sviluppo della creatività, la riduzione dei sintomi della depressione e la gestione del dolore cronico.
Diversi studi dimostrano quando siamo in uno stato rilassato, il nostro cervello è in grado di collegare le idee più rapidamente ed elaborare le informazioni in modo più efficiente, portando a livelli più elevati di creatività e risoluzione dei problemi e a maggiori livelli di stabilità emotiva e autostima.
Tuttavia, anche le onde alpha possono recare disturbi al sonno; l’interruzione dell’attività alfa può rendere difficile il rilassamento e ridurre la qualità del sonno, portando all’affaticamento. Un esempio di interruzione cronica dell’attività alfa è l’anomalia alfa-EEG nelle persone con fibromialgia. Questa condizione comporta un livello anormale di attività alfa che interrompe il sonno e peggiora i sintomi del dolore.
Come sopra descritto, le onde alfa sono associate a stati di coscienza rilassati che facilitano sogni più vividi; le onde alfa ci permettono di mantenere più attivo il livello di coscienza mentre sogniamo, dandoci la possibilità di navigare il nostro sogno e, a livelli più avanzati, di prenderne il controllo.
La presenza di onde alfa durante il sonno ci rende più aperti a ricevere e interpretare le informazioni dei nostri sogni, permettendoci di comprenderne meglio i messaggi sottostanti e accedere a informazioni sul nostro subconscio.
E se riuscissimo a sfruttare le onde alfa per indurre i sogni lucidi ed entrare nello stato mentale ottimale di “Flusso”? Potremmo governare i nostri sogni, curarci, apprendere ed aumentare la nostra autostima. Anche se può sembrare fantascienza è in realtà possibile.
Da dove iniziare? L’allenamento graduale è la parola d’ordine, come in tutte le cose del resto. Non si può pensare di diventare esperti di uno strumento che possediamo ma di cui non conosciamo il funzionamento:
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